Per Bruno, quarantenne ossessionato dalla furia di vivere e dal timore della vecchiaia, correre in auto diventa una rivincita sui fallimenti della vita privata. Nel giorno di ferragosto, in una Roma completamente deserta, coinvolge nelle sue smaniose avventure uno studente timido. Uno dei capolavori della commedia italiana del “boom”. La società di quel periodo è resa con una euforia rara, un’ammirevole sapienza nel passare dall’agro al dolce, dalla commedia al dramma.