Il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè, è coniugato da dodici anni con l’assillante Rosalia, una donna ardente d’amore per lui ma per la quale ha perso ogni attrazione. Nel frattempo, è innamorato della propria cugina, la sedicenne Angela. La legge italiana non ammette il divorzio, ma è ancora previsto il delitto d’onore…
Con un classico schema da commedia all’italiana, Pietro Germi realizza un film graffiante, affresco di una realtà del tempo (non soltanto siciliana) ipocrita ed arretrata.
Presentato in concorso al Festival di Cannes 1962, vinse il premio come miglior commedia, e nel 1963 ottenne l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale.
E’ inoltre inserito tra i 100 film italiani da salvare.