Il film racconta la tragicomica vicenda di un emigrato italiano in Svizzera: l’uomo, benché lavori, perde il permesso di soggiorno; un compatriota lo assume ma poco dopo, entrata in crisi l’azienda e persa la moglie, si suicida.
Da questo momento il protagonista vive esperienze sempre più degradanti per tentare di restare in Svizzera finchè si fa scoprire e cacciare. Ma sul treno che lo riporta in Italia ….
Il film non è solo una storia di emigrazione ed emarginazione, ma anche la storia dello smarrimento di un uomo poichè, come scrisse Gian Luigi Rondi, a Franco Brusati, che l’ha scritto e diretto, interessa come sempre una certa condizione umana, anzi la condizione umana.